
Ferrari: acquistata a Padova una 360 Modena in Bitcoin
Utilizzare le cryptovalute per acquistare la Ferrari dei propri sogni ora ĆØ possibile, anche in Italia. Qualche giorno fa, infatti, a Padova ĆØ stata venduta una Ferrari 360 Modena ad un facoltoso acquirente utilizzando come sistema di pagamento la moneta virtuale Bitcoin. La vendita ĆØ avvenuta nella concessionaria di auto sportive di lusso Veloce Classic e lāoperazione ĆØ stata possibile grazie ad una stretta collaborazione con la societĆ italiana tinkl, specializzata nella gestione e amministrazione di transazioni in cryptovalute.
Lāazienda fintech, parte del gruppo dellāexchange italiano The Rock Trading, ha concesso quindi alla concessionaria di Padova di accettare e incassare la transazione come se fosse un regolare bonifico istantaneo in Euro. La transazione ĆØ avvenuta in seguito ad un accordo traĀ le parti che decideva il prezzo di scambio fissato in base alle quotazioni presenti sullāexchange italiano. Il tasso di scambio ĆØ rimasto valido per un tempo limitato di 15 minuti.

Sebbene il pagamento si sia svolto nel migliore dei modi e con tutte le sicurezze del caso, va precisato che Veloce Classic ha convertito la valuta virtuale in fiat, onde evitare di rimanere troppo esposti alla continua volatilitĆ di Bitcoin. La vettura del marchio di Maranello ĆØ stata venduta per una cifra di 76mila euro, circa 2 Bitcoin al cambio attuale. Si tratta di un vero e proprio gioiellino, prodotto agli inizi degli anni 2000 da Ferrari per contrastare le vendite Lamborghini Gallardo e Porsche 911 (996).
Durante la scorsa settimana Elon Musk ha dichiarato che Tesla accetterĆ , non si sa ancora quando e in quali modalitĆ , pagamenti in Bitcoin sul proprio sito ufficiale. Una mossa interessante quella del visionario imprenditore sudafricano, anche se ĆØ doveroso precisare che Tesla ĆØ solo una delle case costruttrici ad essersi dimostrata favorevole a pagamenti di questo genere; in passato infatti prima Lamborghini, nella sede di Newport Beach, e successivamente Bentley, nella filiale di Houston, avevano accettato strumenti di pagamento āvirtualeā.
Considerata la continua crescita della valuta virtuale e la progressiva adozione da parte di numerose aziende, non ĆØ difficile da pensare che ulteriori case produttrici e concessionari potrebbero in futuro adeguarsi e consentire lāacquisto di costose supercar e hypercar effettuando transazioni on chain: non ci rimane che attendere.