
Clubhouse, anche Mark Zuckerberg ha aperto un profilo
Il suo arrivo ha mandato in tilt la piattaforma per via dei troppi tentativi di accesso alla stanza nella quale ha parlato di realtà virtuale e aumentata collegate al lavoro da remoto

Dopo Elon Musk, anche Mark Zuckerberg è sbarcato su Clubhouse. Esattamente come il fondatore di Tesla, anche il creatore di Facebook è arrivato sul nuovo social network come ospite a sorpresa della stanza creata dal podcast The Good Time Show, condotto dall’azienda statunitense di venture capital, Andreessen Horowitz (a16z), tra gli investitori della piattaforma.
Mentre Elon Musk ha discusso con l’amministratore delegato dell’applicazione di trading Robinhood del caso Gamestop, Zuckerberg nel suo intervento ha parlato di intelligenza artificiale e realtà virtuale e aumentata.
Durante il suo intervento Zuckerberg ha dichiarato che nei prossimi 5-10 anni metà del personale di Facebook potrebbe adottare soluzioni lavorative da remoto in modo permanente. Secondo Zuckerberg l’uso della realtà virtuale e aumentata potrebbe essere una valida soluzione da adottare per immergersi nel lavoro digitale da remoto. Per Zuckerberg questo permetterebbe di “teletrasportarsi”, virtualmente, al lavoro senza più il reale bisogno di spostarsi fisicamente.
Profezie a parte, a fare notizia è il fatto che l’uomo che ha inventato il social network, che oggi conta più di 2,8 miliardi di utenti mensili, abbia optato per aprire un profilo su una piattaforma rivale, appena nata. Poco dopo il suo arrivo sulla piattaforma, il profilo di Zuckerberg contava già decine di migliaia di follower.
Clubhouse è un social network incentrato sui soli contenuti audio che conta, per il momento, quasi 5 milioni di utenti. L’accesso al social network, però, è ancora solamente su invito e riservato ai soli utenti Apple ma, nonostante questi limiti il portale è già sulla bocca di tutti suscitando interesse e curiosità e dimostrando di avere il potenziale per trasformarsi in un fenomeno globale.
La stanza di The Good Time Show una volta arrivato Zuck23, questo il nickname scelto dall’ad di Facebook, ha immediatamente raggiunto la sua capienza massima di 5mila persone generando una serie di stanze parallele nelle quali gli utenti si sono riversati per discutere dell’apparizione di Zuckerberg su Clubhouse. Esattamente come accaduto con l’arrivo di Elon Musk su Clubhouse, anche con Zuckerberg i server della piattaforma non hanno retto l’improvvisa folla di utenti, causando rallentamenti e malfunzionamenti diffusi.
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