Apple, un caschetto VR per il 2020? Costoso e a bassa tiratura


Il primo caschetto per la realt virtuale con il logo di una mela mordicchiata viene definito come un “costoso precursore di nicchia” ad un pi ambizioso dispositivo per la realt aumentata: questa la sintesi del rapporto di Mark Gurman, giornalista di Bloomberg, in riferimento a quelli che sarebbero i piani di Apple nel contesto VR/AR.

Il debutto di Apple in quest’arena, almeno secondo le indiscrezioni raccolte e riassunte da Gurman, si concretizzerebbe in un dispositivo di realt virtuale che permetter di giocare, intrattenersi con contenuti video e interattivi e comunicare con altri mentre vi sar poco spazio, o forse nullo, per applicazioni di realt aumentata. L’approdo sul mercato sembrerebbe essere stato fissato per il 2022 e con lo scopo di dare battaglia ad Oculus di Facebook, PlayStation VR di Sony e al visore di HTC.

Stando alle indiscrezioni il primo prototipo del dispositivo avrebbe incontrato diversi ostacoli durante il suo sviluppo, e la Mela avrebbe aspettative di vendita “conservatrici”. Si tratterebbe, come detto in precedenza, di un dispositivo che ha lo scopo di preparare il terreno soprattutto per gli sviluppatori terzi, e per i consumatori, ad una successiva soluzione di Realt Aumentata in forma di occhiali pi tradizionali.

Il caschetto VR di Apple: costoso e a “tiratura” limitata

Per quanto riguarda i dettagli tecnici, da considerare ovviamente con il giusto grado di cautela, le indiscrezioni parlano di display a risoluzione molto pi elevata rispetto a quanto si possa trovare nei dispositivi VR attualmente in commercio. Il cuore nevralgico potrebbe essere un processore sviluppato internamente della famiglia Apple Silicon e forse addirittura un esemplare derivante da M1. Il caschetto pare inoltre essere dotato anche di una ventola di raffreddamento. In particolare sembrerebbe che proprio la decisione di inserire processori ad elevate prestazioni e una ventola di raffreddamento abbia portato inizialmente ad un dispositivo troppo grande e pesante, costringendo quindi ad imboccare una diversa strada progettuale con l’avvicinamento degli schermi al viso e la conseguente impossibilit per l’utente di indossare occhiali da vista. L’inconveniente per sarebbe aggirato dalla possibilit di usare lenti correttive personalizzate (che potrebbero essere determinate su misura nei punti vendita al dettaglio) in un apposito slot interposto tra gli occhi dell’utilizzatore e i display. Il dispositivo farebbe poi uso di strutture in tessuto proprio allo scopo di ridurre il peso.

Questo fantomatico caschetto VR sarebbe pensato per funzionare come dispositivo autonomo e quindi non avrebbe bisogno di ulteriori dispositivi di appoggio o di alimentazione. Vi sarebbe poi la presenza di un sistema di telecamere integrate per poter abilitare alcune funzionalit di realt aumentata, o pi verosimilmente per il tracciamento di elementi esterni come le mani dell’utente.


Le indiscrezioni si spostano poi sull’argomento del prezzo: questo sarebbe sensibilmente pi elevato di quello dei concorrenti, che attualmente si trovano in commercio in una forbice compresa tra i 300 e i 900 dollari. Secondo alcuni addetti ai lavori la Mela sarebbe in grado di poter vendere mediamente un dispositivo al giorno per ciascun negozio al dettaglio, proiettando quindi un volume annuale di circa 180 mila unit, a fronte dei suoi circa 500 negozi fisici sparsi in tutto il mondo.

Il dispositivo attualmente in circolazione nei laboratori di Apple avrebbe il nome in codice di N301 e sarebbe comunque ancora in fase di prototipo e lontana dalla finalizzazione commerciale: per questi motivi i piani dell’azienda potrebbero ancora essere soggetti a modifiche e il dispositivo potrebbe anche mai vedere la luce.

A valle di tutte le indiscrezioni il dubbio pi grande non tanto sulle capacit ingegneristiche di Apple di realizzare un prodotto di questo tipo, ma proprio sul suo senso commerciale. Al di l del prezzo probabilmente molto elevato, il nodo sui volumi di vendita: se fossero veramente cos ridotti non sarebbero tali da spingere sviluppatori e produttori ad imbarcarsi seriamente nella realizzazione di software e contenuti tali da poter creare un ecosistema vivo e vitale. Negli ultimi anni poi Apple ha investito e insistito molto sulla realt aumentata, utilizzando iPhone e iPad e consegnando agli sviluppatori un kit che permette loro di creare proposte per questo mondo. Insomma, l’ipotesi del caschetto VR by Apple pu sembrare un’ipotesi affascinante, ma probabilmente un po’ troppo azzardata.



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